documentario

Pubblicato da Collecchio Video Film Festival | Etichette: | Posted On venerdì 19 settembre 2008 at 01:47

verificando se la pazienza di francesca per l'insegnamento blog è servita, approfitto per segnalare un documentario del 2004 (quindi un po' vecchiotto), ma che ho visto soltanto ieri, e che se non conoscete ve ne consiglio la visione; si chiama L'incubo di Darwin ed è l'ennesima cruda testimonianza della prepotenza che il cosiddetto mondo occidentale infligge alla popalazione del continente africano. vi scrivo due righe di presentazione.
lorenz

diretto da Hubert Sauper
Negli anni sessanta venne introdotta sperimentalmente nel lago Vittoria, causando l'estizione pressochè completa dei pesci locali, la specie ittica dei luciperca (pesce persico del nilo) che si moltiplicò così rapidamente da essere esportata in tutto il mondo. Aeroplani dell'ex unione sovietica atterrano ogni giorno portando in cambio armi per le innumerevoli guerre civili del continente. Una multinazionale del cibo e delle armi ha generato qui un'alleanza solida e globale: il lago nutre due milioni di persone al giorno, eppure gli abitanti del luogo soffrono per la carestia, mentre l'aids colpisce quasi ogni famiglia. Il documentario, presentato a venezia nel 2004 e vincitore del premio europa cinemas, e nominato agli oscar 2006 come miglior documentario, è una potente denuncia e un'ironica, spaventosa, metafora degli effetti collaterali della globalizzazione.

CHI L'HA VISTO?

Pubblicato da Collecchio Video Film Festival | Etichette: | Posted On martedì 16 settembre 2008 at 02:04


Il piccolo Maciste è scomparso da casa circa un mese fa. Indossava un costumino rosso e un maglione di cotone sulle spalle alla maniera versiliana. Numerosi avvistamenti lo segnalano aggirarsi tra i conigli del Parco Nevicati durante i tre giorni del Festival. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattarci urgentemente.

COLLECCHIO ci vede lungo: Luca Vullo ancora premiato

Pubblicato da Collecchio Video Film Festival | Etichette: , , , | Posted On giovedì 11 settembre 2008 at 00:53


DALLO ZOLFO AL CARBONE VINCE L'ETNOFILMFEST E VA IN FINALE AL PREMIO LIBERO BIZZARRI




Dallo zolfo al carbone Il documentario vincitore di tre primi premi tra i più importanti festival cinematografici nazionali, adesso è in finale alla XV Rassegna del Documentario “Premio Libero Bizzarri”. Il racconto di Luca Vullo, regista siciliano, che con la sua prima opera internazionale dà voce ad un popolo e al loro personale inferno, vissuto tra le viscere di una terra straniera. Apprezzato dal pubblico e premiato dalla critica, Dallo zolfo al carbone, il documentario socio-antropologico del giovane talento siciliano Luca Vullo, varca la finale di otto tra i più importanti festival cinematografici nazionali. Già vincitore di tre primi premi: Autori Emergenti “Silver Flower” al Flower Film Festival di Spello (PG) Luglio 2008; “Uomini: cronache e memorie” della V edizione del Collecchio Video Film Festival (PR) Agosto 2008 e “Miglior documentario” all’EtnofilmFest (PD) Settembre 2008, adesso per l’emergente regista-narratore è la volta della XV Rassegna del Documentario “Premio Libero Bizzarri” di San Benedetto del Tronto, che si terrà dal 10 al 18 ottobre 2008. Tra le motivazioni fornite dalle prestigiose giurie che hanno premiato all’unanimità il documentario, emergono le dichiarazioni dell’EtnofilmFest: “Il piano narrativo è efficace e toccante, le interviste hanno forte capacità evocativa, il linguaggio del documentario è essenziale e rigoroso. I temi della migrazione, dell'identità e dell'integrazione emergono in una cornice storico-sociale e antropologica molto ben delineata, portandoci a riflettere sulla situazione attuale”; e quella del Collecchio Video Film Festival: “L’originalità e l’urgenza del soggetto, che tiene insieme con maturità espressiva un caso politico, il racconto personale e la memoria di un’intera comunità”. Vincitore della Menzione Speciale “Lunghi Respiri” del Primo Festival Invisibile di Como “Respiri-Ti” e del secondo premio al concorso “Roberto Gavioli” di Brescia, presenziato da Gian Piero Brunetta, il documentario di Luca Vullo, come dichiarato dallo stesso Gian Piero Brunetta, “riesce a fornire un autentico apporto conoscitivo ad una storia, quella dell’emigrazione italiana, troppo spesso circondata di retorica, luoghi comuni, omissioni e rimozioni”.

A VENEZIA, OSSESSIONATI DALLA REALTA’

Pubblicato da Collecchio Video Film Festival | Etichette: , | Posted On mercoledì 10 settembre 2008 at 02:03

Pinuccio Lovero di Pippo Mezzapesa
dal nostro inviato...

Dopo il primo giorno al Lido, era subito chiaro che avresti dovuto scegliere: o passavi il tempo a lamentarti con gli altri di quanto scarsi fossero i film in concorso o ti rimboccavi le maniche e andavi a scavare negli angoli più (o meno) remoti della selezione per vedere se ti riusciva di trovare qualche pietruzza rara. Noi ne abbiamo trovate sei. Tutte italiane e tutte tra i documentari. Non che siano ugualmente preziose, per carità, ma insieme fanno una certa luce: sei modi radicalmente diversi di raccontare la realtà e sei biografie lontanissime dietro la macchina da presa.

Eccole, così come le abbiamo incontrate.

BELOW SEA LEVEL di Gianfranco Rosi
Rosi è italiano per l’anagrafe, ma per formazione e stile manco un po’. Direttore della fotografia e filmaker, ha lavorato perlopiù come indipendente oltreoceano. Sua è la storia della comunità di senzatetto che vive accampata in caravan e mezzi di fortuna nel deserto della California. Più che Into the Wild, dentro l’ossessione che inchioda fuori dal mondo questi uomini e queste donne. Rosi li ha seguiti vivendo con loro per lunghi mesi, ne ha raccolto il dolore e poi l’ha restituito con la pulizia di inquadrature di una nitidezza quasi paradossale. Miglior documentario nella sezione Orizzonti. Realismo fotografico.

I COLORI DELLA BASSA di Giuseppe Morandi e Gianfranco Azzali
Morandi e Azzali, invece, non hanno fatto la scuola di cinema. Sono nati a Piadena, Cremona, circa settant’anni fa e a Piadena hanno fondato negli anni sessanta la Lega di Cultura. A Venezia hanno portato il racconto della propria terra e di come l’agricoltura e l’allevamento intensivi l’abbiano nei decenni modificata. Ci lasciano con la lunghissima sequenza finale di un mattatoio bovino in cui il gesto meccanico della morte viene ripreso con un’insistenza che è un po’ coraggio e un po’ ossessione ideologica. Fassbinder l’aveva già fatto con più poesia e disperazione ma senza la forza di guardare in faccia la rassegnazione del carnefice. Realismo etnografico.

MANAGUA BOXING di Frediana Fornari
Anche Frediana viene dalla Pianura Padana, precisamente da Parma, ha poco più di trent’anni e la ‘tecnica’ ce l’ha. Dalla Pianura Padana lei è partita ed è ritornata con una storia dell’altro mondo: quella dell’ossessione nicaraguense per la boxe. Un’intera poverissima nazione allevata a sacco e guantoni fin dalla prima infanzia, nella speranza, quasi sempre delusa, di un riscatto sociale dal basso. Frediana osserva discreta: non giudica, non interviene, non pretende di aver capito tutto e concede ai suoi protagonisti la danza finale. Realismo di viaggio

PINUCCIO LOVERO. SOGNO DI UNA MORTE DI MEZZA ESTATE di Pippo Mezzapesa
E’ la scoperta dell’ultimo giorno, quella più luminosa. Perché è l’ultima e perché sì. Perché nei film, per definizione, la Morte c’è sempre, però di solito o è un rimosso o è una tragedia. In Pinuccio né l’uno né l’altra: la Morte c’è ma è la protagonista di un irresistibile e tenerissimo spettacolo comico. Pinuccio ha quarant’anni ed è un vero operaio marmista di Bitonto; dopo anni di tentativi riesce finalmente a coronare il suo sogno, la sua ossessione: diventare un vero custode “a livello cimiteriale”. Il problema è che, da quando viene assegnato al camposanto della frazione di Mariotto, non muore più nessuno. Dopo cinque mesi Pinuccio è contento, i vecchi scaramantici gli offrono da bere, ma la sua divisa è lì che aspetta il grande giorno del primo funerale. Un piccolo capolavoro di leggerezza, di vita e di commozione sottile. Aiuto regista è Vito Palmieri, vecchia conoscenza del Collecchio Video Film. E noi neanche lo sapevamo. Realismo magico.

Dicevamo sei film: di due importanti non parliamo.
LA FABBRICA DEI TEDESCHI di Mimmo Calopresti e THYSSENKRUPP BLUES di Pietro Balla e Monica Repetto. Un po’ perché ne hanno già parlato in tanti, un po’ perché ci sono storie in cui l’ossessione del rimpianto e del rancore sono l’unica realtà possibile. I film che provano a riprenderle sono come dei riti cui si deve innanzitutto partecipare. Meglio allora esserci - guardandoli - che raccontarli.

giacomopoi

COLLECCHIO VIDEO FILM A BERLINO

Pubblicato da Collecchio Video Film Festival | Etichette: , | Posted On lunedì 8 settembre 2008 at 05:09




Nel mese di agosto i muri di Berlino sono stati letteralmente invasi dai manifesti del Collecchio Video Film Festival. Il nostro Festival (chiamato dai berlinesi amichevolmente Kollecchio-Festibahn) è riuscito così a farsi conoscere in una delle capitali europee del cinema. Questa aggressiva azione di propaganda rientra nella politica di internazionalizzazione del Collecchio Video Film Festival.






GRAZIE DA APS BOMBA DI RISO

Pubblicato da Collecchio Video Film Festival | Etichette: , , | Posted On giovedì 4 settembre 2008 at 12:57


Un saluto a tutti,

approfittiamo del nostro blog per ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del festival e le persone che hanno seguito l' evento durante i tre giorni.

Cominciamo nel ringraziare il Comune di Collecchio, con il sostegno del Assessorato alla Cultura, che ci ha permesso per il quinto anno di proporre il progetto COLLECCHIO VIDEO FILM FESTIVAL.

Ringraziamo tutti gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione di incontri, dibattiti e proiezioni.

Un GRAZIE a tutte le persone che hanno collaborato con l'associazione Bomba di Riso nel realizzare:

mostra fotografica dedicata al Blues (Alessandro e Barbara, Antonio Boschi per Roots, Paolo e le ragazze di Educarte)

tavola rotonda "Blues delle terre basse" (Marco Moser, Ferdinando, Max Marmiroli, Max Lugli, Marco Ballestracci)

la rassegna Conflitti Inimmaginabili (Max, Associazione culturale Raccontare il Vero e ai registi che hanno concesso la visione dei loro lavori)

la presentazione del libro "Al di là del Caos" (Elvira, Lorenzo, Michele)

i concerti (Lorenzo, Paolino, Gianni, Enzo, Paolo, Marco, Mario, Lorenzo Dallaturca)

l' esibizione di Ultimate frisbee (Voladora Ultimate Team Parma, Cus Parma e Assessorato allo Sport)

per la rassegna PIVI (VideoCoop - MEI)

per il "Focus Conflitti" la proiezione di "Giganti"(Fabio)

Alessandro Bigi per la splendida animazione di apertura.

Pro Loco Sala Baganza per il cibo (Aldo, Maria Alice, Cagno, Matteo e tutti i ragazzi che hanno lavorato sabato e domenica)

Un grazie a tutte le associazioni che hanno dato un aiuto alla causa (Le Giraffe, La Dodici Video, Komnata, Tapirulan, Arcinema, Roots and Blues, Aperitivo Corto, Museo Guatelli,Doc/It, Arcoiris TV)

A tutti i registi che hanno inviato il loro corto e quelli che hanno soggiornato a Collecchio durante il festival.

Ma soprattutto un ringraziamento sentito a Pietro per la conduzione delle tre serate.

Anche se il festival è finito il nostro blog continuerà a funzionare e sarà un modo per tenere i contatti e continuare a seguire le nostre iniziative...aspettando la nuova edizione del COLLECCHIO VIDEO FILM FESTIVAL 2009.

.....seguiteci!!!!!!!

prossimamente metteremo video e foto dell'edizione 2008

alla prossima
ciao
Sandro

I vincitori del COLLECCHIO VIDEO FILM FESTIVAL 2008

Pubblicato da Collecchio Video Film Festival | Etichette: , , , | Posted On lunedì 1 settembre 2008 at 10:52

Luca Vullo, Dallo zolfo al carbone
Agnetti e Bazzali, Tramondo

Scognamiglio e Fasola Keine Angst-Noi non abbiamo paura

Tutti i registi premiati

Ciao a tutti,

ecco i vincitori delle Collecchio Video Film Festival 2008 nelle tre categorie in concorso, il vincitore del premio speciale "Conflitti" e tutte le menzioni assegnate dalla validissima giuria composta da Nico Guidetti, Dario Neglia e Aldo Romersa.


UOMINI: CRONACHE E MEMORIE

1° PREMIO Miglior documentario
DALLO ZOLFO AL CARBONE di Luca Vullo
Per l’originalità e l’urgenza del soggetto, che tiene insieme con maturità espressiva un caso politico, il racconto personale e la memoria di un’intera comunità

Menzione Speciale
SERGOV di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari
Per la delicatezza dello sguardo e la capacità di mantenere viva la tradizione zavattiniana di un documentario che sa scoprire la verità delle piccole storie altrimenti dimenticate


STILE LIBERO

1° PREMIO Miglior corto di finzione

TRAMONDO di Giacomo Agnetti e Davide Bazzali
Per il talento nel maneggiare una tecnica espressiva complessa, il tratto personale e la vitale anarchia del plot.

Menzione Speciale
EL ATAQUE DE LOS KRITERS ASESINOS di Samuel Orti Marti
Per l’indiscutibile qualità produttiva di una divertente animazione pronta a confrontarsi con il mercato.


A CORTO DI SPORT

1° PREMIO Miglior corto a tema sportivo
KEINE ANGST – NOI NON ABBIAMO PAURA di Edoardo Scognamiglio e Giacomo Fasola
Per l’abilità nel leggere un grande fenomeno sportivo popolare da uno scorcio inconsueto


PREMIO SPECIALE "CONFLITTI"

Premio speciale assegnato dalla giuria all’opera che nelle tre categorie in concorso abbia saputo meglio affrontare il tema dei conflitti:
INDAGINE SU UN METRO’ AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO di Insurgent City
Per l’importanza di valorizzare l’idea di un documentarismo militante in grado di dare voce al conflitto sociale sul territorio

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L’Associazione Bomba di Riso e il Comitato Organizzativo del Collecchio Video Film Festival 2008 hanno assegnato inoltre il PREMIO "BOMBA DI RISO", per l’opera maggiormente distintasi per originalità a:

VACANZE AMARE di Gian Luigi Giustiniani
Per la scelta del punto di vista che, attraverso l’uso intelligente della tecnica del “pedinamento”, illumina senza moralismi un tema importante troppo spesso sacrificato alla retorica

CIAO
Sandro